ESCURSIONI DI OTTOBRE 2022

Ampi panorami, sali scendi morbidi, verdi campi, atmosfera serena…

  •         PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA

IMPORTANTE: l’escursione parte se si raggiunge il numero minimo di 6 partecipanti. Prezzo a persona: € 20 (i bambini e i ragazzi che partecipano con la famiglia non pagano)

  • Informazioni e prenotazioni:    Sofia 338 1379781

(Si può chiedere la possibilità di fare altri itinerari o disgressioni o aggiungersi anche all’ultimo momento, se ci sono già 6 partecipanti)

       SABATO 8 OTTOBRE 2022        ore 9

Anello PIENZA –PIEVE di CORSIGNANO- Cappella di VITALETA

Si scende da Pienza per immergersi nella campagna: si cammina fra i viottoli che salgono e scendono tra i campi fino a giungere alla candida chiesetta della Madonna di Vitaleta, poi si continua e si risale, dopo un ampio anello, verso Pienza; prima di salire a Pienza ci fermiamo a  l’antica Pieve di Corsignano. 9 km (circa 3-4 ore).

  DOMENICA 9 OTTOBRE  2022 ORE 9

RISERVA NATURALE di LUCCIOLA BELLA

 

Si sale lungo un viottolo che s’insinua tra i calanchi e le biancane, fino al crinale, alla scoperta dei piccoli arbusti aromatici delle crete, avvolti dal loro profumo e dal vento.  9 km (circa 3 ore).

SABATO 15  OTTOBRE 2022  ore 9

BAGNO VIGNONI – RIPA D’ORCIA –  VIGNONI ALTO – BAGNO VIGNONI

Dalla piccola e affascinante Bagno Vignoni si cammina lungo l’Orcia e poi, attraverso un sentiero pietroso che si fa strada all’interno di un bosco, si sale fino all’antico castello di Ripa d’Orcia;  si continua poi fino a Vignoni Alto, piccolo borgo con torre medievale. Si ridiscende infine fino a Bagno Vignoni dove si può conoscere la particolare struttura di questi antichissimi bagni termali, la grande vasca contornata da pregevoli palazzi rinascimentali e il parco dei mulini. 10 km (circa 4 ore).

     DOMENICA 16 OTTOBRE   ore 9

Anello LA FOCE – PIETRAPORCIANA

Percorso abbastanza semplice anche se lungo e in salita con visita a Castiglioncello sul Trinoro e al rifugio PIETRAPORCIANA dove si trova la piccola splendida faggeta, riserva integrale. Al rifugio c’è un punto di ristoro dove possiamo mangiare e riposarci prima di immergerci fra gli antichi e giganteschi  faggi della riserva. 13 km (circa 5 ore).   Alla villa della Foce vi è un incantevole giardino all’italiana visitabile su prenotazione, oppure il mercoledì pomeriggio o il sabato o la domenica.

    SABATO 22 OTTOBRE   ore 9

Anello PIENZA – MONTICCHIELLO

L’itinerario risale il torrente Tresa giungendo alla scoperta della misteriosa e affascinante grotta del Beato; poi continua fino al piccolo borgo di Monticchiello e infine ritorna al punto di partenza.  9 km (circa 3-4 ore)

    domenica 23 OTTOBRE   ore 9

Anello PIENZA – PIEVE di CORSIGNANO – Cappella di VITALETA

Si scende da Pienza per immergersi nella campagna: si cammina fra i viottoli che salgono e scendono tra i campi fino a giungere alla candida chiesetta della Madonna di Vitaleta, poi si continua e si risale, dopo un ampio anello, verso Pienza; prima di salire a Pienza ci fermiamo a  l’antica Pieve di Corsignano. 9 km (circa 3-4 ore).

 

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AUTUNNO A LUCCIOLA BELLA

La riserva naturale di Lucciola Bella mantiene il suo fascino selvaggio anche in autunno, quando le varie tonalità di marrone della terra e il grigio della creta rivestono ogni cosa .

Filari di cipressi indicano la strada, poi ci si arrampica nei viottoli fra le bianche mammelle argillose; il vento, sempiterno, ci avvolge. Camminiamo sul crinale dei calanchi, pestando la creta viscosa se bagnata e miseri ciuffi di erbe aromatiche: l’artemisia cretacea, piccolo cespuglio molto amato dalla pecore;la piantaggine delle argille; la piccola logliarella dalle foglie ricurve.

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In cima alla salita il vecchio podere di Lucciola Bella, oggi agriturismo, appena si nota. Ovunque, intorno a noi, grossi motti di terra appena arata, campi incolti e terreni finemente lavorati e già pronti per la semina.

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Un profumo tenue, ma caratteristico, gira nell’aria; il panorama è grande e limpido.

Così tutti i nostri sensi vengono ritemprati.

L’escursione non riveste particolari difficoltà, anche se in autunno, che è frequentemente piovoso, l’argilla bagnata è molto viscosa e si attacca alle scarpe con facilità. Il sentiero che sale sul calanco è molto ritto, ma vi sono più possibilità: l’itinerario più semplice sale lungo la strada coi cipressi ed è lungo 9 km. Se ci si vuole “arrampicare” sui calanchi, invece, dobbiamo affrontare più sali scendi e una lunghezza che varia fra gli 11 e i 13 km.

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Anello LA FOCE – PIETRAPORCIANA

Lunga escursione  ( circa 4 ore) su strada sterrata e di bosco (in tutto circa 13 chilometri).  Si parte dalla possente villa della Foce, dimora del marchese Origo e la moglie, la scrittrice Iris Origo, che vi si stabilirono negli anni ’20 contribuendo fattivamente all’opera di bonifica della val d’Orcia. La strada è ampia e sterrata e costeggia il panorama della val d’Orcia; per circa 3 chilometri  continua in piano, poi comincia a salire fino a giungere all’antico castello di Castiglioncello sul Trinoro. Si visita il silenzioso borgo, oggi quasi disabitato, poi si  continua e ci si addentra nel bosco, fino a giungere al poggio di Pietraporciana (847 metri di altitudine).

Là troviamo un vecchio podere, importante per la popolazione della zona perché sede del comando partigiano durante la Resistenza.  Subito sotto il poggio, nascosta da grossi massi calcarei, risiede una splendida faggeta: grandi faggi secolari, alti anche 30 metri, rocce e anfratti, liane e tappeti  di fiori. Un viottolo l’attraversa, delimitato da una staccionata: l’area è classificata riserva naturale integrale, perciò non può essere toccata ed anche gli alberi più vetusti che muoiono vengono lasciati sul letto di caduta. Si esce da lì con la sensazione di esser stati agli albori della vita, quando la natura era selvaggia, misteriosa e incontaminata.

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All’uscita ci troviamo su un prato che riveste la sommità del poggio e riscendendo scopriamo la “grotta del bruco”, caverna un tempo sede di eremitaggio, che si apre sullo strapiombo dove vegetano i faggi della foresta appena attraversata.

Orchis purpurea, sul prato sovrastante la faggeta.

Orchis purpurea, sul prato sovrastante la faggeta.

Nel vecchio podere, ristrutturato qualche anno fa, è possibile mangiare e riposarsi. Dopo di ciò si riparte e si scende fino al punto di partenza.

La villa della Foce ha uno splendido giardino all’italiana visitabile prenotando in anticipo, ma solo con le guide private della villa: costo da un minimo di 10 € a persona, a secondo dal numero di componenti la comitiva.  Le sottostanti foto del giardino della Foce sono state gentilmente concesse dal Gruppo Fotografico Pientino (www.gruppofotograficopientino.it) .

giardino della Foce (2)

giardino della Foce (4)